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Editto di Franceschiello

"Facite ammuina"

A Napoli si usa il modo di dire «far ammuina». «Fare ammuina» significa «agitarsi a vuoto, fare confusione, anche per attrarre la benevola attenzione dei superiori».

E' famoso per essere stato usato nel linguaggio marinaro borbonico in un ipotetico ordine della Regia Marina del Regno delle Due Sicilie.

Ecco che cosa si legge nella Collezione de’ regolamenti della Real Marina, anno 1841:

«All’ordine "facite ammuina” tutti chilli che stanno a prora, vann’ a poppa e chill che stann’ a poppa vann’ a prora; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ coppa e chili che stanno ‘ncoppa vann’ abbascio; chi nun tiene nient’a ffa, s’aremeni a ’cca e a ‘lla». Da usare in occasione di visite a bordo delle alte autorità del Regno.

In italiano:

«All'ordine "facite ammuina" tutti coloro che sono a prua vadano a poppa e quelli che sono a poppa vadano a prua; quelli che sono a dritta vadano babordo e quelli che stanno a babordo vadano a dritta; tutti quelli che sono sottocoperta salgano sul ponte e quelli che sono sul ponte scendano sottocoperta; chi non ha nulla da fare, si agiti di qua e di là».

In realtà, nel regolamento della marina borbonica non esisteva una tale editto. Si ipotizza che sia stato creato dai piemontesi per screditare il Regno di Napoli e quindi risulta essere un falso storico (anche se l'espressione "facite ammuina" si usa realmente!). Come sempre avviene però c'è sempre un fondo di realtà: riguarda un ufficiale di Marina napoletano (tale Federico Cafiero) passato all'esercito piemontese subito dopo lo sbarco di Garibaldi. Un giorno arrivò un'ispezione a sorpresa sulla sua nave e gli ispettori trovarono la nave abbandonata a se stessa e il comandante a dormire! Cafiero fu punito e tornato alla sua nave impartì all'equipaggio l'ordine che, in futuro per evitare altri rimproveri, dovevano fare rumore in ogni modo possibile per avvertirlo subito qualora arrivassero ispezioni o ufficiali superiori. Per denigrazione i detrattori del Regno trascrissero l'ordine "facite ammuina" come vero e proprio regolamento della Marina borbonica "da usare in occasione di visite a bordo delle alte autorità del Regno" per dimostrare l'efficienza e la solerzia dei marinai borbonici.

 

 

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