Ricerca nel sito Ricerca nel web     Come funziona il nostro motore di ricerca?

 

Home Page

Conoscere l'Euro

Chi siamo

Costituzione Europea

Costituzione Italiana

Curiosità

Detti letti

Educazione alimentare

Esopo

Euro

Fedro

Formula 1

Frasi celebri

Giochi di carte

Lingue

Matematica

Modi di dire

Musica

Promessi sposi

Proverbi

Pulire senza fatica

Sicurezza in casa

Totò disse e... scrisse

Trucchi per giochi e non

 

Link

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Storia dell'Euro Le banconote Le monete

 

Che cos'è l'Euro? Quali sono i vantaggi? Qual è la sua storia? Quali Paesi lo hanno adottato?

In questa sezione troverete risposte a queste e altre domande in modo da conoscere meglio la moneta che dal 1° gennaio 2002 è ormai tra le mani di tutti noi.

 
bullet

Quali Paesi hanno adottato l'Euro?

La nuova moneta è stata adottata, in una prima fase, da tutti quei Paesi dell'UE che si sono adattati, per la fine del 1997 (la Grecia dal 1° Gennaio 2001), ai parametri fissati per ciascuno Stato nel Trattato di Maastricht. I Paesi che dalla prima fase utilizzano l'Euro sono 12: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna. I restanti 3 (Danimarca, G. Bretagna, Svezia) hanno rimandato il loro ingresso per libera scelta del singolo Stato. Il primo allargamento avviene nel 2006 con la Slovenia che dimostrando di possedere i parametri economici necessari per l'adesione alla divisa comune dal 1° gennaio 2007 iniziò a far circolare la moneta. Analogamente nel 2007 Malta e Cipro, grazie ai propri parametri macroeconomici soddisfacenti, vennero ammessi nella zona euro e l'introduzione della divisa comune nelle due isole è avvenuta il 1° gennaio 2008. Il sedicesimo stato ad adottare come moneta l'euro è stata la Slovacchia a partire dal 1° gennaio 2009. Dal 1º gennaio 2011 anche in Estonia circola la moneta unica. La Lettonia adotta l'Euro a partire dal 1° gennaio 2014. Dal 1° gennaio 2015 la Lituania, dopo diversi rinvii, entra a far parte della zona Euro.

 

bullet

Perché su alcune monete viene riportata una data antecedente al 2002?

In Italia, sebbene una certa quantità di monete fu coniata prima del 2002, non esistono monete con data antecedente a quest'ultima che rappresenta l'anno di introduzione dell'euro. Sono tuttavia in circolazione alcune monete datate 1999 (o anche 2000, 2001), anno in cui il valore dell'euro fu formalmente stabilito, poiché alcuni Paesi (Francia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi e Finlandia) hanno preferito imprimere tale data sebbene la moneta ancora non circolasse.

 

 
bullet

Quanto vale un Euro rispetto al "vecchio conio"? Chi ha fissato il valore dell'euro?

 

Il tasso di conversione dalla lira all'euro è stato fissato a 1936,27. Ma chi ha deciso il cambio lira euro? I tassi di cambio tra l'euro e le valute nazionali, sono irrevocabilmente fissi e non possono mai essere arrotondati o troncati ma sempre usati con le sei cifre, non sono figli di una trattativa tra i Paesi europei ma il risultato di una procedura di rilevazione che i Paesi concordarono nel definire l' Unione Economica e Monetaria (Uem). L'euro ha sostituito l' Ecu con un tasso di cambio di 1 a 1. L'Ecu era una "valuta paniere" il cui valore dipendeva dalle quotazioni sui mercati monetari delle singole monete che facevano all'epoca parte dell'Ue, comprese le monete esterne all' Uem che facevano comunque parte dell'Ecu (come la sterlina inglese). Si decise  di fissare la modalità di rilevazione del valore di mercato dell'Ecu in un determinato momento e di assegnare quel valore all'Euro. Il giorno x fu il 31 dicembre 1998 quando le Banche Centrali Europee fecero una sorta di fixing della quotazione delle monete e ne derivarono il valore dell'Ecu e lo fissarono come valore dell'euro. Il valore dell'euro, quindi, è stato stabilito dai mercati finanziari, opportunamente pilotati e questo spiega anche perché in nessun caso sono stati fissati dei tassi di conversione "tondi".

 

Qui di seguito riportiamo i tassi di conversione dell'euro con le valute di tutti i Paesi che attualmente adottano  l'Euro:

 

Un Euro vale...

40.3399 franchi belgi
40.3399 franchi lussemburghesi
1.95583 marchi tedeschi
2.20371 fiorini olandesi
166.386 pesetas spagnole
13.7603 scellini austriaci
6.55957 franchi francesi
200.482 scudi portoghesi
0.787564 sterline irlandesi
5.94573 marchi finlandesi
340.750 dracma greca
239.640 tallero sloveno
0.585274 sterlina cipriota
0.42930 lira maltese
30.1260 corona slovacca
15.6466 corona estone
0.702804 lats lettone
3.45289 litas lituano

 

 

 

bullet

Come si è passati dalle lire all'Euro? Come si è effettuato l'arrotondamento?

 

Per passare dalle lire all'Euro bisognava dividere l'importo in lire per il tasso di conversione (1936.27). Per passare invece dall'Euro alle lire è necessario moltiplicare il valore in euro per lo stesso tasso di conversione.

Per esempio 1500 lire diviso 1936.27 uguale 0.774685348 euro. L'arrotondamento avviene alla seconda cifra dopo la virgola. Le regole per l'arrotondamento, quindi, si sono applicate alla terza cifra. Se è compresa tra 0 e 4, l'arrotondamento avviene per difetto e dunque la seconda cifra resta invariata (0.774685348 euro si arrotonda a 0.77). Se la terza cifra è equivalente a 5 o superiore, quindi da  5 a 9, si arrotonda per eccesso e il centesimo viene elevato di un'unità (51.64568991 euro si arrotonda a 51.65).

 

 

 

bullet

Come sono le banconote e le monete?

 

Il simbolo dell'Euro è €.

 

Le banconote sono di sette tagli: 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro; sono facilmente riconoscibili grazie alle loro caratteristiche visive e tattili. Ciascun biglietto, uguale per tutti gli Stati, ha un colore dominante, un design ben definito e curato e dimensioni particolari.

Le banconote sono state disegnate dall'austriaco Robert Kalina dopo una selezione di 44 progetti. Sulla prima facciata, tra le 12 stelle dell'Unione Europea, sono rappresentati portali e finestre, come simbolo della comunicazione tra i popoli. Sul retro una serie di ponti, come segno di cooperazione. I soggetti richiamano i vari stili architettonici europei (stili architettonici di sette epoche storiche d'Europa: arte classica, romanica, gotica, rinascimentale, barocca, arte del ferro e arte del vetro).

 

Le monete sono di otto tagli: 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi di euro (eurocent); 1 e 2 euro; possono essere identificate facilmente poiché differiscono per aspetto, dimensioni e colore. Un euro è suddiviso in 100 centesimi (cent).

Con l'Euro, quindi, si è tornati a contare in centesimi; infatti tra le otto monete ben sei sono centesimi. Hanno una faccia comune per tutti gli Stati membri dell'Unione monetaria mentre l'altra è nazionale, con soggetti diversi scelti dai singoli Stati.

I soggetti delle otto monete sono stati scelti da una Commissione del ministero del Tesoro, dopo aver considerato le preferenze degli italiani espresse in un sondaggio. La faccia comune di tutte le monete è stata ideata dal belga Luc Lucyx, della Zecca di Bruxells. I pezzi da 1, 2 e 5 centesimi sono ricoperti in rame e rappresentano rispettivamente Castel del Monte, la Mole Antonelliana e il Colosseo. Le monete da 10, 20 e 50 centesimi hanno  impresse rispettivamente la Venere del Botticelli, le "Forme uniche di continuità nello spazio" di Umberto Boccioni e il Marco Aurelio di piazza del Campidoglio a Roma. Il bordo del 20 eurocent è modellato a "fiore spagnolo". I pezzi da 1 e 2 euro sono bimetallici (come le vecchie 500 e 1000 lire) e riproducono l'uomo Vitruviano disegnato da Leonardo da Vinci e il Dante dipinto da Raffaello.

 

 

bullet

Quali sono i vantaggi nel passaggio all'Euro?

Con la presenza di un'unica moneta in molti Paesi europei i vantaggi sono notevoli.

C'è maggiore trasparenza dei prezzi e più concorrenza poiché le possibilità di capire dove conviene effettuare ordini di fornitura sono aumentate, non ci sono costi per commissioni di cambi e per le spese di assicurazione contro i rischi valutari.

Essendo l'inflazione più controllata aumenta l'occupazione e l' euro (moneta forte e stabile) stimola gli investimenti e la crescita economica dell'intera Unione Europea.

Maggiore stabilità dei prezzi poiché i risparmi, le pensioni e i redditi sono meno colpiti dall'inflazione. 

Sono facilitati i viaggi tra i Paesi che hanno adottato l'Euro perché non essendoci più cambi valuta si risparmia denaro e tempo in quanto l'euro di una nazione è valido anche in un'altra che lo ha adottato.  

I tassi di interesse sono più bassi e di conseguenza i mutui per l'acquisto di abitazioni e i pagamenti a rate sono meno costosi; tutti questi vantaggi non fanno altro che favorire gli investimenti  e quindi far crescere l'economia dell'intera Unione Europea. 

 

Per ulteriori informazioni consulta il sito dell' Europarlamento disponibile in ventidue lingue www.europarl.eu , il sito del ministero italiano del Tesoro all'indirizzo www.tesoro.it.

 

Se volete contattarci cliccate qui

(Se qualcosa fosse protetta da copyright segnalatecelo e noi provvederemo ad eliminarlo)