Home page

 
 
 
 
Home
Chi siamo
Costituzione Europea
Costituzione Italiana
Curiosità
Detti letti
Educazione alimentare
Erbe medicinali
Esopo
Euro
Fedro
Formula 1
Frasi celebri
Giochi di carte
Lingue
Matematica
Modi di dire  
Musica
Promessi Sposi
Proverbi
Pulire senza fatica
Sondaggio
Sicurezza in casa
Totò disse e...scrisse
Trucchi per videogames e non...
Link

 

Decoloranti

 

 

Acqua ossigenata (ossidante)

Innocua su lana e seta, va usata con cautela su tessuti colorati e sintetici. Per macchie di fiori, erba, frutta su fibre animali; cioccolato, biro, attaccatutto, sangue, vino su quelle sintetiche; toglie e attenua gli aloni delle bruciature. Attenzione, evapora facilmente e va tenuta in un luogo buio.

Perborato di sodio (ossidante)

Si utilizza diluito, in proporzione di 20 grammi per litro d'acqua. Candeggia lana, seta, lino ed è particolarmente efficace su macchie di tè e di sangue. Per macchie estese e i capi resistenti si usa aggiunto all'acqua del bucato in ammollo per alcune ore.

Permanganato di potassio (ossidante)

Si impiega a freddo nella proporzione di 30 grammi per litro d'acqua. Serve per eliminare le macchie colorate, poiché decolora quasi tutte le fibre senza attaccarle; il periodo di immersione varia da macchia a macchia. Si sciacqua infine abbondantemente, dopo aver immerso il capo in un bagno di bisolfito di sodio.

Candeggina (ossidante)

Si utilizza, in una porzione compresa tra i 2 e i 10 cucchiaini per ogni litro d'acqua. Corrosiva, si impiega per i tessuti bianchi e resistenti e mai su fibre di origine animale (lana e seta) poiché le ingiallirebbe, né su tessuti colorati, che si scolorirebbero. Si lasciano in ammollo i capi da smacchiare per circa un quarto d'ora (in acqua tiepida e mai bollente per evitare di ottenere con il calore il fissaggio delle macchie) poi è consigliabile fermare l'azione del cloro con un'immersione in acqua e ammoniaca unita a una leggera soluzione di iposolfito o bisolfito di sodio. Si sciacqua infine abbondantemente.

Cloruro di calce (ossidante)

Diluito nella dose di 3 grammi circa per litro d'acqua, è più stabile della candeggina e si dosa meglio.

 

CONSIGLI:

ü     Al ritiro dalla lavanderia, lasciare i capi all'aria aperta per alcune ore (meglio una notte) prima di riporli nell'armadio o indossarli: servirà a eliminare i residui tossici lasciati dai solventi, onde evitare il loro assorbimento!

ü    Alcune delle sostanze elencate sono di uso comune, facilmente reperibili nei supermercati e nelle drogherie. Altre, come specificato, si trovano solo nei colorifici o nelle farmacie. Inoltre sono indicate delle sostanze di più difficile reperibilità allo stato puro, ma che è comunque interessante conoscere perché entrano nella composizione chimica dagli smacchiatori o dei detersivi.

Prima di mettersi al lavoro, è importante identificare la natura della macchia e conoscere il tessuto da smacchiare. Operazione davvero fondamentali per evitare di procedere a tentoni o, peggio ancora, procurare danni irreparabili a ciò che invece deve essere pulito e recuperato in modo sicuro e perfetto.

 

Quell'aspetto particolare

In linea di massima le macchie si riconoscono per come si presentano: quelle grasse, per la loro untuosità, per un certo aspetto traslucido quasi trasparente; quelle solubili in acqua, perché lasciano il tessuto leggermente rigido; quelle contenenti zucchero o amidi perché possono diventare biancastre direttamente sul tessuto o quando si raschiano con l'unghia.

Spesso però le macchie sono miste, formate cioè da elementi di origine diversa. La loro identificazione permette di intervenire efficacemente con lo smacchiatore giusto.

 

 

Se volete contattarci cliccate qui

(Se qualcosa fosse protetta da copyright segnalatecelo e noi provvederemo ad eliminarlo)